Un risultato atteso ma non scontato, che mette al riparto, secondo l’Amministrazione avezzanese, da possibili negative ripercussioni di questa vendita non solo il Covalpa, ma anche tutta la filiera agricola marsicana e in particolare del Fucino.
Ma se questo risultato ci fa piacere, come Amministrazione cittadina non possiamo non restare preoccupati e vigili per l’altro aspetto, altrettanto importante, di questa vicenda.
Come noto, infatti, la Regione Abruzzo, nella delibera con la quale si stabiliva la vendita dell’impianto celanese, aveva deciso di destinare i quattro milioni residui ottenuti dalla cessione (al Covalpa di Celano sono stati infatti scontati circa 3 milioni spesi negli anni in migliorie dell’impianto), a progetti ricadenti nel teramano e nel pescarese.
Insomma progetti che nulla hanno a che fare con la Marsica, il Fucino e l’agricoltura, da dove quei soldi provengono e, soprattutto, dove sono stati prodotti con il lavoro e l’impegno di tanti imprenditori e lavoratori di questo territorio in trent’anni.
L’Amministrazione comunale di Avezzano, quindi, oltre ad auspicare un ripensamento da parte della Regione Abruzzo, che ha reso nota la definizione della vendita, ma senza chiarire nulla in relazione alla destinazione dei fondi ottenuti, si farà promotrice di azioni tese a coinvolgere tutte le istituzioni della Marsica affinché queste risorse provenienti dalla Marsica, siano investite nella Marsica.
Così come avvenuto per il Patto per Il Fucino, sulla questione del nuovo Irriguo per la Piana, il Comune di Avezzano si relazionerà con tutti i Comuni ed i Sindaci della zona per portare in Regione progetti e ragioni del territorio che dovranno convincere la Regione Abruzzo a lasciare quei soldi in investimenti per la Marsica.